Mimmo Ferretti nasce a Fermo (Ascoli Piceno) il 18.6.1924 ed a soli 8 mesi resta orfano del papàche, per una fatalità, finisce schiacciato da un tram con la sua moto. Studia in collegio a Pesaro e vive i brevi periodi liberi tra la casa materna e Roma (casa Principi Cattaneo).
Interessato ad apprendere le lingue straniere, si iscrive all’Università Orientale di Napoli dove, per mantenersi agli studi, trova lavoro negli alberghi del lungomare (tra cui l’Hotel Excelsior) e nei grandi American-bar dell’epoca come La Conchiglia, appassionandosi al settore dei drink. In breve tempo diviene primo Barman e accetta una proposta di lavoro presso il Grand Hotel Excelsior Lido di Venezia, dove torna per ben 9 stagioni estive; nel tempo libero fa il croupier al Casinò.
Con una mente costantemente proiettata al futuro intuisce sempre le mosse giuste per il suo percorso professionale e, tra gli anni ’50 e ’60 passa da Venezia all’Hotel Regina Isabella di Ischia, dove resta per 12 stagioni estive consecutive; contemporaneamente assume la conduzione del Lloyd, famoso night-club in Via Caracciolo, che fu, in quel periodo, il punto di riferimento della “dolce vita” partenopea; apre ad Ischia , con il placet del Comm. Angelo Rizzoli, “O’ Pignatiello” , locale storico della movida isolana degli anni ’60, dove si esibivano i più grandi nomi della musica leggera di allora. Dall’incontro con un grande albergatore napoletano ed un intraprendente Preside di un Istituto tecnico nasce da lui l’idea di aprire il PRIMO ISTITUTO ALBERGHIERO d’Italia, nel 1954 in Via Giovenale a Napoli, l’Ippolito Cavalcanti Duca di Buonvicino.
Instancabile, approda anche nel panorama editoriale, fondando la rivista “Napoli Notte” che, come antesignana dei giornali “gossip” di oggi, descriveva la vita mondana della città.
Tra gli anni ’60 e ’70 lascia il Regina Isabella ed accetta la direzione del Grand Hotel Visso, importante complesso alberghiero turistico/sportivo, situato nell’Appennino Umbro/Marchigiano, meta di vacanzieri romani e ritiro scelto da importanti società di calcio. Qualche anno più tardi gestisce in Calabria il Grand Hotel San Michele - 1^ categoria Lusso-, dove, per coniugare sempre l’hotellerie al piacere di divertirsi, trasferisce “O’ Pignatiello” di Ischia. In seguito diviene direttore generale dell’Hotel 5 Stelle di Sangineto Lido (Cs) e, per le serate dei suoi clienti, realizza un night club in un Castello, destinato a diventare icona delle notti calabresi.
Arriva così il momento del passo più impegnativo e, su spinta della moglie Lya ed il sostegno dei figli, costruisce un albergo tutto suo, in riva al mare, con le caratteristiche di un Grand Hotel, che chiamerà “Ferretti Hotel”. Durante la realizzazione dell’albergo intuisce che l’era del “night club” stava finendo ed apre, nel 1970, “La Vecchia Fattoria” il primo mega-locale “Disco/Night” del meridione da 800 posti, dove si alternavano DJ ed Orchestra con grandi numeri d'attrazione.
La sua mente vulcanica lo proietta anche nel panorama delle prime Tv Libere e, con la trasmissione “Cin Cin”, ideata insieme alla moglie Lya, giornalista Eno-Gastronoma, ottiene un enorme successo per 4 anni, meritando le attenzioni dei canali nazionali. Collabora anche al periodico di eno-gastronomia a tiratura nazionale “Mangiare e Bere”.
A coronamento di una vita professionale ricca di successi, nello stesso periodo, ottiene la docenza presso la Libera Facoltà di Scienze Turistiche di Faicchio, dove il Rettore, Prof. Umberto Fragola, lo chiama a ricoprire la cattedra di Tecnica Alberghiera e Turistica. Da quella facoltà, aperta agli stranieri, oltre ai tanti dirigenti attuali di strutture turistiche pubbliche e private, uscirono i primi laureati “africani” tra i quali un cittadino del Senegal che, dopo qualche anno, sarebbe diventato Ministro del Turismo del suo Paese.
Organizzatore ed ideatore di grandi eventi, ha ricevuto numerosi Premi e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale; ha ricoperto alte cariche nelle associazioni di categoria, dall’AIBES all’ADA.
Purtroppo, un male incurabile, lo costringe a lasciarci a soli 60 anni, privandolo di raccogliere e godere i tanti traguardi raggiunti con impegno e abnegazione. Se ne è andato dicendo : “…ho vissuto tre vite !”
I suoi allievi sono stati e sono tuttora alcune delle più alte professionalità presenti nelle strutture turistico/alberghiere e ristorative di tutto il mondo.